Lo scorso venerdì 14 giugno, anticipando le celebrazioni patronali, è andata in scena la 1°edizione della manifestazione denominata «La Ganzega de la Contrada dei Ciusi e Gobj», che si è svolta con una cena presso la cornice della bellissima via Belenzani a Trento (due file di tavoli con le panche da piazza Duomo fino alla chiesa di San Francesco Saverio per mangiare e bere in compagnia). Lo scopo è quello di far rivivere un’antica tradizione storica a cittadini, turisti ed alla comunità trentina, animando il centro cittadino con i sapori tipici della tradizione del nostro territorio. L’evento ha rievocato la tradizione della gente trentina a cavallo tra Ottocento e Novecento con enogastronomia, spettacoli e risvolti sociali e benefici organizzati dalla confraternita dei Ciusi e dei Gobj.
In questa prima edizione, curata dalla neonata Proloco Centro storico Trento (associazione nata il 28 marzo scorso da un’assemblea della Confraternita dei Ciusi e dei Gobj in cui i 180 soci hanno votato all’unanimità la decisione di dar vita a un soggetto che si occuperà di organizzare iniziative specifiche nel cuore della città) la manifestazione ha avuto come proposta principale un banchetto che ha animato il centro storico (dalle ore 19,00 alle ore 22,30) ed un concerto gratuito in piazza Duomo nella seconda parte della serata (dalle ore 22,30 alle ore 00,30).
Hanno partecipato oltre duemila commensali a cui è stato servito, in abbinamento ad altri prodotti tipici del territorio, il Pantrentino, un pane autoctono, dal marchio registrato, realizzato su iniziativa dell’Associazione Panificatori della provincia di Trento con farina di semi integrale ottenuta da grano coltivato in Trentino e panificato con il lievito madre che gli conferisce aromi e profumi caratteristici dei prodotti a lievitazione naturale; questa ricetta è stata creata dai Maestri Panificatori Trentini in collaborazione con la Scuola di Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto ed è presente nel Disciplinare di produzione per il pane fresco e i dolci da forno a Marchio di Qualità Trentino.
«Questa iniziativa - spiega il Presidente dell’Associazione Panificatori Emanuele Bonafini - fa parte di un ampio e complesso progetto di riconoscimento e valorizzazione della peculiarità del pane tipico e tradizionale della nostra provincia, nella fattispecie del Pantrentino, e della professionalità degli operatori del settore trentini. L’intento - prosegue Bonafini - è quello di far capire e far conoscere all’utente, che ogni mattina trova il pane fresco nel proprio negozio, il delicato lavoro che esiste nella preparazione degli ingredienti, che vanno a comporre l’impasto, e nella produzione del pane, attività poco conosciuta e sottovalutata. Da molto tempo la nostra Associazione è impegnata a sostenere il consumo di un prodotto fresco, tipico e tradizionale della nostra cultura alimentare; questo evento ci permette di divulgare la storia e la tradizione dell’arte del fornaio consentendoci di andare a sensibilizzare il consumatore per fargli capire quale sia la differenza fra la qualità e la genuinità di un prodotto panario fresco, appena sfornato, preparato e realizzato con metodi tradizionali, dal prodotto surrogato che fa perdere la sensibilità ed il piacere assaporare il pane».