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Tips #4

Quando il “si è sempre fatto così” costa il futuro

Da leader di settore al rischio di immobilismo

16/09/2025

“Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto”. Con questo slogan, nel 1888 George Eastman presentò al mondo la Box Kodak: la prima fotocamera pensata non per i professionisti, ma per chiunque volesse immortalare i propri ricordi. Era semplice, accessibile, rivoluzionaria. L’innovazione non era solo tecnologica, ma culturale: per la prima volta, la fotografia diventava davvero alla portata di tutti.

Nel 1976 Kodak deteneva il 90% del mercato delle pellicole fotografiche e l’85% delle vendite di fotocamere negli USA. Solo un anno prima, nel 1975, un ingegnere interno, Steven Sasson, aveva sviluppato il primo prototipo di fotocamera digitale. Usava un sensore CCD e registrava immagini su una cassetta: la qualità era ancora grezza, ma il sistema funzionava. Kodak brevettò la tecnologia, ma non la sviluppò commercialmente per paura di cannibalizzare il proprio mercato analogico, fatto di pellicole, sviluppo e stampa. Così, pur disponendo della tecnologia del futuro, scelse di restare ancorata al presente. Invece di guidare il cambiamento, preferì proteggere ciò che già funzionava. Scelse l’immobilismo. Scelse, in fondo, il “si è sempre fatto così”. 

Quante volte ci è capitato di sentire – o magari dire noi stessi – quella frase? In apparenza innocua, ma che nasconde uno dei rischi più grandi per le aziende: l’immobilismo. Il vero pericolo non è la perdita economica immediata, ma smettere di evolvere. Un’azienda può continuare a produrre e fatturare, ma senza una visione strategica aggiornata resta ferma, rincorrendo il presente senza costruire il futuro. Intanto il mercato cambia, i concorrenti innovano, i margini si assottigliano, e quando ci si accorge del ritardo è spesso troppo tardi. Non è un singolo errore la causa, ma una serie di abitudini non più adatte al contesto.

L’esperienza rappresenta certamente una risorsa inestimabile per la gestione aziendale, ma non può più essere considerata sufficiente da sola. Il mondo cambia e con esso le sfide. È necessario adottare una visione a lungo termine, che integri costantemente la capacità di adattarsi alla velocità dei cambiamenti del mercato, alle nuove abitudini di consumo e alle continue evoluzioni tecnologiche. Dieci anni fa le priorità erano ottimizzare i costi, sviluppare nuovi prodotti e servizi e internazionalizzare. Oggi ci si concentra sull’innovazione tecnologica e digitalizzazione (82%), sostenibilità (72%) e nuove modalità di lavoro (71%).*

La storia di Kodak ci ricorda che anche il successo può diventare una trappola, se non si ha il coraggio di metterlo in discussione. Perché, in fondo, non prendere decisioni è già una decisione - e spesso - la più costosa.**

 

 

* https://www.automazionenews.it/le-sfide-nella-gestione-del-cambiamento-innovazione-digitale-sostenibilita-lavoro-ibrido/
** https://www.cunibertipartners.it/il-costo-nascosto-dellimmobilismo-finanziario-trasformare-la-prudenza-in-valore-duraturo/