La questione dei formaggi a latte crudo e il rischio associato all'Escherichia Coli STEC è tornata prepotentemente all'attenzione dei media e dei consumatori. L'Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha ribadito come il consumo di formaggi a latte crudo possa essere particolarmente rischioso per bambini piccoli, donne in gravidanza, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso. L'infezione da E.coli infatti, può portare a gravi complicanze, come la sindrome emolitico-uremica (SEU).
A fronte di quanto sopra, consigliamo agli associati di richiedere al proprio fornitore un elenco preciso dei formaggi prodotti con latte crudo. Nel caso venissero offerti formaggi a latte crudo nel menù, è importante informare i clienti sui potenziali rischi, soprattutto per le categorie più a rischio.
La tutela della salute dei consumatori è una priorità assoluta per tutti: informando correttamente e adottando le misure necessarie si potrà continuare a offrire un servizio di qualità alla clientela, garantendo al tempo stesso la loro sicurezza.
Ecco alcuni consigli pratici:
A livello nazionale è stato presentato un disegno di legge che introduce un obbligo più stringente di etichettatura per i prodotti caseari a base di latte crudo il quale prevede che sulle confezioni di tali prodotti sia riportata in maniera chiara e visibile un’indicazione relativa al rischio per la salute per i bambini sotto i dieci anni. L’etichettatura dovrà essere inamovibile, indelebile e facilmente leggibile.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento è possibile contattare la Segreteria dell'Associazione (0461.880435) e Ufficio legislativo di Confcommercio Trentino (0461.880111).