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Oltre 400 partecipanti al Palarotari: la filiera edilizia trentina unita per la riqualificazione

Build in Trentino - Convention 2025

Istituzioni, professionisti e imprese insieme per un patrimonio edilizio più efficiente, sostenibile e durevole. Registrate presenze da 17 regioni e 49 province

28/11/2025

Mezzocorona (TN), 27 novembre 2025. Si è chiusa ieri al Palarotari di Mezzocorona la seconda edizione di Build in Trentino - Convention 2025, l’appuntamento della filiera edilizia promosso dall’Associazione Grossisti e PMI del Trentino aderente a Confcommercio Trentino, con area expo, convegno tecnico accreditato e un ampio momento di networking. Oltre 400 i partecipanti, con iscrizioni arrivate da 17 regioni e 49 province, a conferma di un interesse che va ben oltre i confini provinciali.

Al centro della giornata un messaggio chiaro e “ricorrente” in tutti gli interventi: la rigenerazione dell’esistente non è un tema di nicchia, ma la vera sfida dei prossimi anni. Non solo nuove costruzioni, ma case e condomini già abitati, già vissuti, che chiedono efficienza, comfort, qualità, sostenibilità e durata: obiettivi raggiungibili solo se la filiera ragiona come un sistema integrato, dalla progettazione alla posa, dalla produzione alla distribuzione specializzata.

Mauro Bonvicin, presidente dell’Associazione Grossisti e Piccole e Medie Imprese del Trentino:

«Build in Trentino non è solo un convegno: è un segnale. È il segnale che il Trentino, quando decide di lavorare insieme, sa mettere attorno allo stesso tavolo mondi che spesso si incontrano solo ‘in cantiere’, di corsa: chi progetta, chi costruisce, chi produce, chi distribuisce. Oggi parliamo di recupero e adattamento del patrimonio residenziale esistente: non di ‘nuovo’ in astratto, ma di quello che abbiamo già, degli edifici in cui viviamo e lavoriamo, e che chiedono più qualità, più efficienza, più comfort, ma anche più sostenibilità e più durata.

E la risposta non sta negli slogan: sta nelle scelte tecniche corrette, nei materiali giusti, nei progetti fatti bene, nella manutenzione pensata fin dall’inizio, nella capacità di guardare all’intero ciclo di vita dell’edificio. È qui che entra in gioco la filiera: un edificio migliore nasce da una catena che funziona. E dentro questa catena c’è anche un anello spesso dato per scontato, ma decisivo: la distribuzione specializzata, che ogni giorno fa consulenza, servizio, logistica e problem solving.

Come Associazione ci siamo presi un impegno: stare vicini alle imprese trentine in una fase di profonda trasformazione del mercato, valorizzando ciò che conta davvero, le persone, le competenze, la cultura del lavoro, la capacità di fare rete, perché la filiera trentina può essere competitiva se ragiona come sistema».

Roberto Failoni, Assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento:

«La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è una priorità concreta: significa qualità dell’abitare, sostenibilità, sicurezza, ma anche lavoro e competitività per un comparto strategico del territorio. Un evento come Build in Trentino merita attenzione perché mette insieme competenze diverse come imprese, professionisti, produzione e distribuzione, e lo fa su un tema che richiede visione e pragmatismo. La Provincia guarda con favore a momenti di confronto come questo, capaci di trasformare norme, obiettivi europei e innovazione tecnica in scelte realizzabili, misurabili e utili alle famiglie e alle comunità»

A sottolineare l’importanza della collaborazione tra corpi intermedi, imprese e istituzioni è intervenuto anche il presidente della Camera di Commercio e Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese - Confartigianato Trentino, Andrea De Zordo, che ha ribadito come l’edilizia resti un settore determinante per mantenere vivace il PIL trentino in una fase segnata da dazi, difficoltà dell’export e mercati di riferimento in rallentamento.

«Rigenerare l’esistente significa investire su un patrimonio che è identità e valore economico del territorio. Ma significa anche mettere a terra innovazione, competenze, qualità progettuale e capacità realizzativa. La Camera di Commercio sostiene con convinzione iniziative che fanno crescere la cultura tecnica e la collaborazione tra attori diversi: perché solo unendo professionalità, impresa e filiera possiamo trasformare la transizione energetica e ambientale in opportunità reali per il sistema trentino».

Il convegno e gli interventi finali

Nel pomeriggio, dopo l’avvio dei lavori, la convention è entrata nel merito con il convegno “Recupero e adattamento del patrimonio edilizio residenziale - nuove tendenze ed esperienze progettuali”. Un talk show dedicato al quadro normativo, sociale ed economico della riqualificazione del patrimonio edilizio, che ha coinvolto rappresentanti delle categorie professionali, delle associazioni economiche e del mondo produttivo.

Sono intervenuti:

  • Paolo Saveriano (vicepresidente ANACI Trento)
  • Severino Rigotti (presidente FIMAA Trentino)
  • Aldo Montibeller (presidente Polo Edilizia 4.0)
  • Alfredo Maglione (Confindustria Trento)
  • Alberto Cristofolini (Ordine degli Architetti)
  • Fabio Ferrario (Ordine degli Ingegneri)
  • Flavio Zanetti (presidente Collegio Geometri della Provincia di Trento)
  • Alessandro Tomasi (consigliere dell’Ordine dei Periti Industriali della Provincia di Trento)

Nel confronto sono emerse, in particolare, tre idee ricorrenti: programmazione e chiarezza delle regole, scelte progettuali orientate a durabilità e manutenzione, dialogo continuo tra cantiere e filiera dei materiali.

A seguire si è svolto il convegno tecnico, affidato agli interventi di Kornel Tomasz Lewicki (normative e buone pratiche europee), Andrea Dorigato (materiali isolanti: prestazioni, sostenibilità e impatti) e Cristiano Vassanelli (progettazione della manutenibilità e approccio lungo il ciclo di vita).

Build in Trentino 2025 si conferma così un momento di riferimento: formazione, confronto e networking si sono intrecciati in una “giornata di filiera” che ha parlato la lingua del futuro prossimo, quello in cui l’esistente sarà il primo terreno di innovazione. L’appuntamento è già rinnovato all’edizione 2026.